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Deliverability e firma email

Vuoi saperne di più sull'arte e su come ottimizzare la tua deliverability? Bene, è quello che segue appena sotto!
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Vuoi saperne di più sull’arte e il modo migliore per ottimizzare la tua deliverability? Ottimo, perché è proprio ciò di cui parleremo qui sotto!
Ma iniziamo dal principio: cos’è la deliverability? È il percorso che la tua preziosa email compie prima di arrivare a destinazione. Deve superare diversi filtri antispam, che tra le altre cose verificano che il tuo indirizzo non sia in una blacklist, analizzano il contenuto del messaggio e controllano che i tuoi invii precedenti siano andati a buon fine.

Diversi fattori influiscono direttamente sulla deliverability, ma due in particolare spiccano: la reputazione del dominio e l’autenticazione del dominio.


La reputazione del tuo nome di dominio

Che cos’è un nome di dominio? In parole semplici, è il tuo “indirizzo postale” su internet. È ciò che permette ai tuoi clienti di trovare il tuo sito web e compare anche nell’indirizzo email (la parte dopo la @).

Concentriamoci ora sulla reputazione del dominio, strettamente legata al modo in cui invii le tue email. Più nello specifico, è influenzata da cinque fattori:

  1. Il formato delle email
    • Le email in formato testo hanno più probabilità di finire nella posta in arrivo principale.
    • Le email in formato HTML, invece, rischiano di finire in cartelle come “Promozioni” (anche se offrono più possibilità di design). L’utilizzo di tag pesanti o mal codificati può abbassare la tua reputazione.
    • In sintesi: il formato testo assicura una deliverability migliore, ma sta a te puntare su un copy di qualità per fare la differenza!
  2. Le segnalazioni (o “complaints”)
    • Se un destinatario segnala la tua email come spam, ahimè! In pratica, la persona al centro della tua campagna rifiuta il tuo messaggio.
    • Questa azione è altamente affidabile per i filtri antispam, perché è un gesto umano e volontario. Di conseguenza, più alto è il tuo tasso di segnalazioni, peggiore sarà la tua reputazione.
  3. Il tasso di rimbalzo (bounce rate)
    • Indica la percentuale di email che non arrivano al destinatario, spesso a causa di un indirizzo errato.
    • Un alto tasso di rimbalzo significa che molte delle tue email non vengono recapitate, danneggiando la tua deliverability e la tua reputazione.
  4. Le blacklist
    • Sono elenchi di indirizzi IP identificati come “spammer” dai vari provider di servizi internet (FAI).
    • Se il tuo IP è in blacklist, anche il tuo dominio ne risente, con un impatto pesante sulla deliverability. Hai qualche dubbio? Verifica che il tuo IP e il tuo dominio non figurino in nessuna di queste liste usando gli appositi strumenti!
    • Se non sei in blacklist, congratulazioni! In caso contrario, ogni blacklist ha una procedura specifica per richiedere la rimozione. Il passo successivo è contattare i provider (ISP) e chiedere se possono eliminarti dalla lista degli “spammer”.


L'autenticazione del dominio

L’autenticazione è fondamentale per il corretto recapito delle tue email e funziona come una targa identificativa. Fornisce un ID tracciabile che garantisce ai fornitori di posta elettronica e ai FAI dei destinatari che tu sia un mittente legittimo, impedendo a terzi di falsificare il tuo indirizzo.

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In poche parole, quando un fornitore email effettua l’“autenticazione di dominio”, vuole verificare che l’email provenga davvero da te e non da qualcun altro. Per configurare l’autenticazione, dovrai impostare:

  • SPF (Sender Policy Framework): un sistema di validazione progettato per prevenire lo spam e limitare l’abuso dell’indirizzo IP.
  • DKIM (Domain Keys Identified Mail): una tecnica di autenticazione che verifica che il dominio non sia stato falsificato. Protegge mittenti e destinatari da spam, falsificazioni e phishing.

Una volta configurati, noterai un netto miglioramento nella deliverability delle tue email!

Il contenuto dell'email

Oltre a questi aspetti, anche il contenuto della tua email viene passato al setaccio: i fornitori di servizi internet (ISP) ne analizzano struttura e testo. Alcune parole chiave possono far scattare il filtro spam, ma non è l’unico elemento rilevante. Attenzione anche a:

  • I link esterni: Se rimandano a un dominio con una cattiva reputazione, potresti essere penalizzato.
  • Il “peso” dell’email: Un’email troppo “pesante” ha più probabilità di finire nello spam. L’ideale è stare intorno ai 500 KB e non superare i 1000 KB.

Presta quindi molta attenzione alle dimensioni delle immagini e al rapporto testo/immagini: si consiglia un 60% di testo e 40% di immagini.

E la tua firma email in tutto questo?

Con Signitic puoi tenere sotto controllo il peso delle immagini nelle firme! Puoi specificare formato, peso e dimensioni. Una volta salvata la configurazione, verrà applicata a tutte le aree di caricamento delle immagini, sia per gli utenti che per gli amministratori.

Buona ottimizzazione!